Art. 6.
(Compiti della conferenza nazionale del servizio ispettivo tecnico della scuola).

      1. La conferenza nazionale del servizio ispettivo tecnico della scuola svolge i seguenti compiti:

          a) redige ogni biennio una relazione analitica sull'andamento generale dell'attività scolastica e dei relativi servizi;

          b) elabora, in attuazione di specifiche direttive del Ministro della pubblica istruzione, il piano nazionale di intervento per lo svolgimento del servizio ispettivo tecnico nelle regioni. Il piano nazionale è approvato con decreto del Ministro della pubblica istruzione;

 

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          c) svolge attività di studio, di ricerca e di proposta sulle materie di propria competenza, anche su iniziativa del Ministro della pubblica istruzione e dei responsabili degli uffici centrali del medesimo Ministero;

          d) svolge attività di consulenza per il Ministro della pubblica istruzione e per gli uffici centrali del medesimo Ministero su materie di propria competenza;

          e) esprime pareri, anche di propria iniziativa, su proposte e disegni di legge nelle materie di competenza del servizio ispettivo tecnico.

      2. Gli ispettori tecnici che fanno parte della conferenza nazionale attendono, altresì, alle ispezioni disposte dal Ministro della pubblica istruzione.
      3. All'interno della conferenza nazionale sono costituiti comitati tecnici di settore, con il compito, tra gli altri, di curare i rapporti, per il settore di competenza, con le conferenze regionali.
      4. Enti e associazioni possono presentare alla conferenza nazionale proposte sulle materie di competenza del servizio ispettivo tecnico.
      5. Con decreto del Ministro della pubblica istruzione è determinato il personale necessario per il funzionamento degli uffici della conferenza nazionale e delle conferenze regionali di cui all'articolo 4.
      6. La relazione annuale di cui alla lettera a) del comma 1 è inviata dal Ministro della pubblica istruzione, al Parlamento, al Governo, alle regioni, alle province, al Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro e al Parlamento europeo.